Quanto alla situazione in Libia Gentiloni esclude l'ipotesi di un intervento militare. "Né la missione europea né l'eventuale risoluzione delle Nazioni Unite prevedono un intervento militare in Libia", ha affermato il ministro intervenendo ad Agorà. Con la missione europea e l'eventuale risoluzione Onu, ha spiegato il ministro, si "autorizza la confisca e il sequestro di barconi in mare e l'individuazione attraverso meccanismi di intelligence di barconi in acque territoriali prima che imbarchino migranti".
Gentiloni ha però avvertito che "non esiste una singola misura che risolva la questione: dobbiamo gestire il problema, nei prossimi 20 anni avremo flussi migratori e per organizzarli è fondamentale che non siano in mano agli scafisti. Attualmente il traffico di esseri umani rappresenta il 10 per cento del Prodotto interno lordo della Libia". Nessun intervento di terra dunque, ha assicurato il ministro, ma piuttosto un "grande lavoro di intelligence: abbiamo gli strumenti per individuare con satelliti e droni i barconi e intervenire sul posto. Si può fare senza provocare perdite umane".(ANSAmed).