Inoltre, ha aggiunto Pinotti, "dal 24 ottobre partirà l'addestramento della guardia costiera e della Marina libica, che sarà svolto parte in mare e parte a terra, e si tornerà a parlare delle richieste di Tripoli di avere 11 pattugliatori".
Il ministro ha spiegato che "c'è un'interlocuzione con la Libia, noi supportiamo il governo di Al Serraj e chiediamo sempre di più la capacità inclusiva, perchè tutte le componenti del Paese possano essere rappresentate". Anche il generale Haftar, che col Parlamento di Tobruk si oppone all'esecutivo di Tripoli? "Con tutti" ha replicato il ministro. "Dal primo giorno, subito dopo la comunicazione al Parlamento dello scorso 13 settembre - ha ricordato Pinotti - i nostri medici sono arrivati ed hanno cominciato ad operare all'ospedale civile di Misurata e dopo quattro giorni era pronto il primo nucleo con 12 posti letto all'ospedale da campo nostro, che a questo punto è completamente operativo con 50 posti letto e tutte le specialità che avevamo annunciato. Abbiamo rispettato i tempi che ci eravamo dati".
Da oggi è così iniziato il flusso di pazienti che vengono selezionati dall'ospedale civile di Misurata e vengono inviati alla struttura italiana che si compone di 300 militari: 65 tra medici ed infermieri, 135 che si occupano di logistica e 100 parà della Folgore che garantiscono la sicurezza dell'ospedale.
Sulla Libia, ha proseguito la titolare della Difesa, commentando notizie di stampa, "non ci sono arrivate richieste particolari, non è che ci sono gli Stati Uniti o qualcun altro che ci chiede qualcosa. Sul campo possono esserci via via necessità di sicurezza, vediamo quali sono e decidiamo. Ad oggi le cose decise sono l'ospedale e l'addestramento della Guardia costiera e della Marina libiche". (ANSAmed).