"Non vogliamo disturbare i nostri amici russi sulla crisi libica - ha aggiunto Haftar -. La Russia ha aziende che lavorano in vari campi che potrebbero contribuire al ripristino delle infrastrutture, gli investimenti e lo sviluppo di giacimenti di petrolio. Tutto questo aiuterà l'economia libica e rafforzare i legami tra i Paesi", ha precisato Haftar.
Intanto l'esercito libico fedele ad Haftar ha lanciato un grande assalto all'enclave terrorista a Ganfouda a Bengasi con carri armati, fanteria e forze navali. Lo scrive il sito Libya Herald precisando che nell'assalto si contano vittime.
Nell'area di Bengasi le forze militari combattono i miliziani della Shura dei rivoluzionari della città, vicini ad al Qaida. E continuano i raid aerei americani sui cieli di Sirte contro l'Isis, iniziati lo scorso agosto e giunti a quota 460, mentre sul terreno prosegue la campagna delle milizie che sostengono il governo di concordia nazionale di Fayez al Sarraj. Qui il pericolo è che i miliziani dell'Isis fuggano in altre zone come quelle di Misurata e Bani Walid, dove ne sarebbero stati individuati dai servizi di intelligence militare.
(ANSAmed).