(ANSAmed) - TUNISI, 20 FEB - Si è conclusa con la firma di
una dichiarazione finale la riunione a Tunisi dei ministri degli
Esteri di Tunisia, Algeria ed Egitto per fare il punto sui
risultati raggiunti e i contatti stabiliti dai tre rispettivi
paesi con le parti libiche in vista di una soluzione politica
globale della crisi nel paese vicino. La dichiarazione di Tunisi
concretizza l'iniziativa diplomatica intrapresa dal presidente
Beji Caid Essebsi per trovare un'intesa regionale sulla crisi
libica e si articola attorno ad alcuni punti fondamentali che il
ministro degli Esteri Khemaies Jhinaoui in conferenza stampa ha
sintetizzato in un'azione in grado di "garantire la sovranità
della Libia", rifiutando "qualsiasi intervento militare o
straniero e sostenendo il dialogo e l'unità delle istituzioni
civili libiche, compresa la salvaguardia dell'unità
dell'esercito libico, secondo gli accordi politici, unico
incaricato per la sicurezza dello Stato e la lotta al terrorismo
e immigrazione".
La dichiarazione finale si basa su alcuni punti fondamentali
quali condurre i libici di tutte le parti politiche al dialogo,
rigettare ogni soluzione militare che possa aggravare
ulteriormente la crisi, invitare i protagonisti libici ad un
riavvicinamento delle proprie posizioni e implementare l'accordo
di Skhirat del dicembre 2015 sotto egida Onu.
"I nostri tre ministeri continueranno a coordinare i loro
sforzi con le parti libiche per superare gli ostacoli che si
frappongono al dialogo", ha precisato Jhinaoui, ribadendo che
"questa crisi colpisce tutta la regione".
Il documento congiunto firmato oggi verrà sottoposto
all'attenzione delle presidenze tunisina, algerina ed egiziana,
prima di essere presentato al prossimo vertice tripartito che si
terrà ad Algeri, in data ancora da definire e fornirà la base
per intensificare il dialogo dopo le consultazioni tra parti
libiche e Nazioni Unite e verrà inoltre notificato ad Onu, Lega
araba e Unione africana.(ANSAmed)