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Migranti: non solo sbarchi, 'G2 sono risorsa per Italia'

Dibattito Accademia Libia, 'serve anche attenzione ambasciate'

24 maggio, 18:35

(ANSAmed) - ROMA, 24 MAG - Una nuova generazione di italiani che può contribuire allo sviluppo dell'Italia e dei Paesi di origine una volta rientrati. ''Circa un milione di persone'' che rappresenta ''una risorsa e non un problema'' e a cui ancora ''non viene rivolta la giusta attenzione, politica e mediatica''. E' questo il messaggio lanciato nel corso di una tavola rotonda sul tema dei migranti organizzata oggi all'Accademia di Libia in Italia in occasione della Giornata dell'Africa che si celebra il 25 maggio. Ancora troppo poco studiati e analizzati, i giovani di seconda generazione studiano e lavorano in Italia e entrano sul mercato del lavoro. Circa l'8,6% delle aziende, ricorda l'antropologa originaria del Mozambico, Marta Sachy, ha una dirigenza di origini migranti. ''Circa il 70% degli immigrati, invece, lavora nel settore terziario''.

Eppure questi giovani ''non trovano ancora troppa attenzione da parte delle istituzioni'', le fa eco Cleophas Dioma, dell'Associazione Le Réseau, che sottolinea l'esigenza di cambiare l'approccio mediatico e politico verso l'immigrazione e verso l'Africa in particolare. A dovere intervenire, non sono soltanto le istituzioni italiane, ma anche le ambasciate dei Paesi di origine di questi ragazzi, aggiunge Dioma. Non tutti i migranti, ha ricordato intervenendo l'ambasciatore di Libia in Italia, Ahmed Safar, sono diretti verso l'Europa. "In molti sono diretti verso la Cina o verso l'Arabia Saudita". Il problema, fa notare, "non è la stabilità della Libia, perché i flussi migratori non si fermeranno anche quando il Paese sarà stabile. "Tentare di fermare i migranti respingendoli indietro, verso la sponda Sud del Mediterraneo e ancora più a Sud della Libia, non farà che peggiorare la situazione creando una bomba a orologeria che presto scoppierà".

(ANSAmed).

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