IL CAIRO - A poco più di una settimana dall'inizio del 2018, "vi sono già informazioni di quasi 200 migranti o profughi morti o dispersi nella rotta mediterranea centrale": lo riferisce un comunicato dell'Oim, l'Organizzazione internazionale per i migranti dell'Onu, riprendendo la segnalazione di 90-100 dispersi fatta dalla Marina libica.
Nel gennaio 2017 c'erano state 254 morti, ricorda l'Oim: "Le notizie di questa settimana suggeriscono che l'inizio del 2018 possa essere ancor più micidiale".
"E' molto angosciante che durante i primi dieci giorni del 2018 abbiamo visto quasi 800 migranti salvati o intercettati al largo delle coste libiche", ha affermato Othman Belbeisi, il capo missione dell'Oim in Libia, riferisce ancora il comunicato.
L'Oim sostiene che i gommoni salvati dalla Guardia costiera libica sono partiti dai centri costieri di Azzawiyah e Al Khums (Zauia e Homs) e che i sopravvissuti provengono da Paesi africani tra cui Gambia, Senegal, Sudan, Mali e Nigeria.
La Guardia costiera libica ha reso noto inoltre che otto naufraghi sono del Bangladesh, tra cui una donna, e due del Pakistan.