(ANSAmed) - ROMA, 16 MAR - Continua anche oggi la situazione
di tensione per la Open Arms, la nave della ong spagnola
Proactiva che ieri ha soccorso 218 migranti scontrandosi con la
guardia costiera libica, che ha intimato all'organizzazione
umanitaria di consegnare le persone salvate, minacciando anche
con le armi. "Per aver rifiutato di dare ai libici i migranti
soccorsi - spiega in un tweet il fondatore di Proactiva, Oscar
Camps - il protocollo ci vieta al momento di sbarcare in un
porto europeo". Ma il team medico, sottolinea, "chiede
l'immediata evacuazione delle persone più gravi a bordo. Siamo
comunque diretti verso nord".
Le norme prevedono che l'autorità del Paese che ha coordinato
i soccorsi - in questo caso la Libia - debba indicare il porto
di arrivo, ma la Open Arms non riconosce l'autorità del Paese
nordafricano. È stato quindi interessato il Paese di bandiera
della nave, la Spagna, per cercare una soluzione.
Oggi sono state evacuate d'urgenza una bimba di tre mesi in
condizioni gravi (disidratata e con un'infezione di scabbia) e
sua madre dalla nave della ong spagnola Proactiva Open Arms. "A
bordo - scrive in un tweet la ong - ci sono molte donne e
bambini in condizioni critiche. Tutti al limite".(ANSAmed).