Lo rende noto un comunicato dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) a Tunisi precisando che "il programma intende investire nel futuro del paese contribuendo a rafforzare la protezione sociale dei bambini. Ciò sarà realizzato sostenendo l'azione dei ministeri Gna (Governo di Accordo Nazionale) competenti nello sviluppo delle politiche dedicate ai bambini, contribuendo in particolare alla fornitura di servizi pubblici - sanità e istruzione - ai bambini libici".
"Possiamo costruire un futuro migliore per la Libia partendo dalla costruzione di una gioventù più forte e di bambini più protetti. Abbiamo l'obiettivo di rafforzare questa partnership con l'Unicef e con il governo libico", ha dichiarato Giuseppe Perrone, Ambasciatore d'Italia in Libia. "L'iniziativa fa parte di una più ampia strategia portata avanti dalla cooperazione italiana in Libia che si concentra su due aree principali: interventi di emergenza/aiuti umanitari e resilienza, da un lato; stabilizzazione e ricostruzione dall'altro. I gruppi più vulnerabili tra la popolazione libica sono un obiettivo chiave per le iniziative della cooperazione italiane, compresi i bambini, che sono i primi beneficiari di questa iniziativa", ha dichiarato Flavio Lovisolo, direttore dell'Ufficio regionale dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) a Tunisi. (ANSAmed).