(ANSAmed) - TUNISI, 6 GIU - Accordo sull'attuazione di
alcuni punti chiave, come la riforma dei sussidi per i
carburanti e il tasso di cambio, al fine di tentare di risolvere
il problema dei prezzi e per combattere il mercato nero.
Necessità di attivare misure compensative per i cittadini che
saranno interessati dalle riforme strutturali.
Queste alcune delle intese raggiunte tra Consiglio
Presidenziale del governo di accordo nazionale libico, Banca
centrale e Consiglio di Stato, annunciate a Tunisi al termine
dell'ottava riunione del cd. Dialogo Economico libico, cui hanno
preso parte anche l'incaricato d'affari dell'ambasciata
americana in Libia, Stephanie Williams, il governatore della
Banca Centrale libica, Saddek Omar Ali Elkaber, e vari
rappresentanti dell'Unione europea, del Regno Unito, del Fondo
monetario internazionale e della Banca mondiale.
Le decisioni economiche adottate congiuntamente, ha detto
Stephanie Williams in conferenza stampa, saranno prese dai
libici e verranno presentate al Consiglio Presidenziale prima
della loro attuazione, anche se grazie alla facilitazione degli
Stati Uniti che hanno sponsorizzato il Dialogo. Al termine dei
lavori gli ambasciatori di Francia, Germania, Italia, Regno
Unito, Stati Uniti ed Unione europea, hanno rilasciato una
dichiarazione congiunta nella quale si sono congratulati coi
partecipanti per il loro lavoro di preparazione del bilancio e
nel coordinamento della politica fiscale e monetaria, esortando
tuttavia "tutti i leader politici, i ministri e gli ufficiali
del governo libico a gestirli con giudizio, aumentare la
trasparenza e ridurre al minimo le frodi, gli sprechi e gli
abusi di potere". La riunione di Tunisi arriva dopo la
pubblicazione di un rapporto dell'Audit Bureau di Tripoli su
sprechi e corruzione diffusi nella Libia occidentale.
Tuttavia, non è chiaro come alcune delle riforme varate a
Tripoli potranno avere effetto in tutto il Paese poiché la Libia
orientale è controllata da autorità rivali con una propria banca
centrale. Una delle preoccupazioni citata anche dagli
ambasciatori nella dichiarazione congiunta: "Le istituzioni
della Libia, compresa la Banca centrale, devono unificarsi per
attuare efficacemente il cambiamento che il Paese richiede".
(ANSAmed).