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Massolo, 'per transizione Libia serve gruppo di contatto'

'Meglio se formato da Paesi con interesse primario e l'Onu'

10 agosto, 15:13

(ANSAmed) - ROMA, 10 AGO - Per affrontare la crisi libica serve una nuova architettura geo-politica e diplomatica e un'ipotesi per definirla potrebbe essere la creazione di "una sorta di gruppo di contatto, meglio se formato dalle nazioni con interesse primario alla gestione della crisi, comprendente il rappresentante dell'Onu". E' la proposta dell'ambasciatore Giampiero Massolo, oggi presidente di Fincantieri, in un editoriale sul quotidiano La Stampa. La questione libica sarà al centro dell'attenzione del governo italiano che, come ricorda Massolo, "vi si accinge pianificando un'assise in Italia in autunno, delle parti in conflitto". L'idea della conferenza non è una novità: a maggio l'aveva convocata il presidente francese, Emmanuel Macron, "senza troppo successo per la verità", sottolinea Massolo. Prima questione, chi vi parteciperà? Ci sono tre livelli, secondo l'ambasciatore: "Quello intralibico dove accanto al governo legittimamente riconosciuto dalla comunità internazionale, non si può prescindere dai molti che esercitano un controllo effettivo sul terreno; gli Stati arabi e islamici confinanti o più lontani; le politiche di potenza più complessive proprie dei nostri partner e crescentemente della Russia". L'obiettivo è di "ristabilire tempi e modi del processo di stabilizzazione della Libia" con la data delle elezioni da concordarsi "con gli interlocutori libici" e con "la garanzia delle Nazioni Unite". Resta poi da definire un meccanismo "che responsabilizzi direttamente anche chi ingerisce da fuori". Da qui l'idea di un gruppo di contatto "incaricato di riunirsi quasi in permanenza per monitorare gli sviluppi e interfacciare le parti libiche". (ANSAmed).

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