"Inoltre - aggiunge il comunicato - migranti e rifugiati affrontano crescenti rischi dato che gli scontri si intensificano nei dintorni. Questi centri devono essere chiusi".
"Il conflitto in corso nella capitale libica ha costretto quasi 100mila libici a fuggire dalle loro case", ricorda l'Iom.
L'Unhcr, assieme a partner tra cui la stessa agenzia per le migrazioni collegata all'Onu, "ha ricollocato 1.500 rifugiati da centri di detenzione prossimi ad aeree di combattimento in aree più sicure".
L'organizzazione ha assistito "più di 5.000 persone vulnerabili" nel rimpatrio in "30 Paesi di origine in Africa ed Asia", ricorda inoltre la nota dell'Iom. (ANSAmed).