(ANSAmed) - TUNISI, 29 MAG - L'Organizzazione Internazionale
per le Migrazioni (Oim) deplora l'uccisione di 30 migranti nella
sparatoria del 27 maggio scorso che ha coinvolto un trafficante
in Libia. La tragedia - scrive l'Oim in una nota - si è
verificata in un deposito di contrabbando a Mezda, vicino alla
città di Gharyan, a sud-ovest di Tripoli, dove si trovava un
gruppo di migranti. Undici migranti che hanno riportato ferite
gravi sono stati portati d'urgenza in ospedale. "Questo crimine
insensato è un cupo promemoria degli orrori che i migranti
devono sopportare per mano di trafficanti e trafficanti in
Libia", ha dichiarato il capo della missione Oim in Libia,
Federico Soda aggiungendo che "questi gruppi criminali stanno
sfruttando l'instabilità e la situazione della sicurezza per
depredare le persone disperate e sfruttare le loro
vulnerabilità". L'Oim chiede alle autorità libiche di avviare
immediatamente un'indagine per assicurare i responsabili alla
giustizia. Il personale medico dell'Oim che ha inviato alcuni
tra quelli in condizioni critiche verso le cliniche della
capitale e sta fornendo assistenza, riferisce che alcuni dei
migranti portano vecchi segni di percosse e abusi fisici.
(ANSAmed).