Il premier Matteo Renzi arriverà ad Atene in tarda mattinata e lì incontrerà gli altri 'invitati': il presidente francese Francois Hollande, il premier maltese Joseph Muscat, quello portoghese Antonio Costa e il presidente cipriota Nicos Anastasiades. Tutti leader con un denominatore comune: quello di appartenere all'ala social-democratica o comunque di sinistra del fronte politico europeo. A loro si aggiungerà anche il viceministro dell'Ue spagnolo Fernando Eguidazu, in rappresentanza del governo spagnolo che il premier Mariano Rajoy (sarebbe stato l'unico conservatore al tavolo di Atene) non riesce a formare.
Il summit si terrà nel neoclassico Zappeion Megaron, si muoverà in due sessioni e sarà 'coronato' dalla visita alla nuovissima Fondazione Stavros Niarchos, progettata da Renzo Piano. Prima saranno i temi della crescita e dei migranti a occupare il dibattito. Con un convitato di pietra: quella cancelliera Angela Merkel che Tsipras avrebbe dovuto vedere sabato salvo annullare l'appuntamento per recarsi alla Fiera di Salonicco. Segno che i rapporti tra Berlino e Atene non viaggiano in un clima proprio sereno. In questo contesto saranno soprattutto Renzi e Hollande a 'dare le carte', con il premier italiano forte delle aperture fatte dalla cancelliera sulla flessibilità al bilaterale di Maranello. Una flessibilità, tuttavia, la cui strada resta "stretta" - come ribadito a Cernobbio dal vicepresidente Ue Vladis Dombrovskis - e che va separata dal tema degli aiuti Ue per l'emergenza del sisma in Italia centrale. E poi c'è il tema dei migranti, in un contesto nel quale gli sbarchi sulle isole greche hanno avuto una nuova impennata e con l'accordo Ue-Turchia che, nella sua fase attuativa, zoppica ancora vistosamente. Economia, sicurezza, migranti: su questi tre temi si concentrerà il summit informale di Atene con l'obiettivo di trovare "un punto di vista Mediterraneo", come spiega il governo greco. E con uno Tsipras che, attraverso il summit, proverà anche ad aumentare la sua 'caratura' europea. (ANSAmed).