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Migranti: fondi per l'Africa, dopo vertice Malta via a 59 progetti

Ministro Vella, il punto a febbraio durante nostra presidenza Ue

28 ottobre, 21:20

il ministro degli Esteri di Malta George W. Vella il ministro degli Esteri di Malta George W. Vella

(di Luciana Borsatti) - LA VALLETTA - L'immigrazione sarà in primo piano nell'agenda del semestre maltese di presidenza della Ue, ed a febbraio vi sarà un incontro di verifica sull'impiego dei fonti stanziati per lo sviluppo dei paesi africani, già a partire dal vertice per l'Africa svoltosi nel novembre 2015 proprio a Malta. A parlarne con ANSAmed è stato George Vella, ministro degli Esteri di Malta, a margine del MedForum della Fondazione euro-mediterranea Anna Lindh.

"Nel novembre scorso si è tenuto a Malta il summit sull'Africa - ha ricordato - in cui sono stati definiti un programma di azione e lo stanziamento di un fondo da circa 1,8 miliardi. In febbraio vi sarà a Malta un nuovo incontro a livello di alti rappresentanti (della Ue e dei Paesi coinvolti, ndr) per fare il punto sui risultati raggiunti finora".

Un anno fa - in quello che era il primo nucleo dell'impegno finanziario per l'Africa rilanciato e potenziato con nuove risorse nel giugno scorso, ma che faceva seguito ad altre decine di miliardi di euro già stanziati dall'Ue per l'aiuto pubblico allo sviluppo (Aps) - il presidente della Commissione Juncker aveva lanciato il Fondo fiduciario di emergenza dell'Unione europea per la lotta contro le cause profonde della migrazione irregolare in Africa.

Il 'Trust Fund' era composto da 1,8 miliardi di euro di finanziamenti Ue cui si sono aggiunti poco più di 81 milioni da Stati membri della Ue e altri donatori (Norvegia e Svizzera) - un fondo che è andato ad aggiungersi ad altri stanziati per l'Africa dall'European Development Fund (Edf). Un totale dunque di 1.881.714.389 euro, precisano dagli uffici del ministero degli esteri maltese, cui dovrebbero aggiungersi in queste settimane altri 500 milioni dalle riserve dell'European Development Fund - il contributo da Malta al Trust Fund per l'Africa è di 250 mila euro in 5 anni. Lo scopo, ha detto ancora il ministro Vella, è dar vita a progetti piccoli, , ma tesi ad affrontare nodi cruciali dello sviluppo come per esempio le scarse risorse di acqua.

Finora - fanno ancora sapere da Malta - 59 progetti sono stati implementati tra Sahel e Lago Chad, nel Corno d'Africa e nel Nordafrica, per un totale di 924.500 euro. I maggiori beneficiari sono stati finora i Paesi del Sahel and Lago Chad , con 36 progetti e 527 milioni di euro. Venti i progetti per il Corno d'Africa (per 370 milioni di eruro) e tre quelli per il Nordafrica per 27,5 milioni. 

I finanziamenti totali dell'Edf per il periodo 204-2020 è di 30,5 miliardi, la maggior parte dei quali destinati all'Africa.

"Le migrazioni dall'Africa sono molto diverse da quelle che giungono dal Medio Oriente - ha rilevato ancora Vella - . Si tratta per lo più di giovani poco istruiti e poco qualificati, ed è su queste che dobbiamo concentrare la massima attenzione". Insomma, quei 'migranti economici' che continuano a morire nel Mediterraneo dopo aver trascorso anche anni nel tentativo di raggiungerne le coste, principalmente quelle libiche, ma il cui destino, quando sopravvivono, si distingue nettamente da quelle dei profughi siriani - spesso invece istruiti e qualificati - e quelli da altri Paesi che cercano asilo e rifugio in Europa.

E sempre per arginare i flussi di questi migranti provenienti dall'Africa, la Commissione europea ha lanciato nel giugno scorso - su proposta e sollecitazione dell'Italia - i Migration compact, accordi bilaterali con alcuni Paesi (per ora Etiopia, Mali, Niger, Nigeria e Senegal), che prevedono sostegni europei in cambio di misure per il controllo delle frontiere, la gestione dei flussi e piani di rimpatrio. I compact beneficiano in parte anche del Trust fund for Africa. Per ora sono stati allocati 74 milioni al Senegal, 105 al Niger, 92 al Mali e 36 alla Nigeria. 
Un'iniziativa volta ad agire sul breve e medio termine, mentre i fondi per lo sviluppo hanno una prospettiva di lungo periodo volta ad agire sulle cause ultime dei flussi migratori.

Ma anche i Migration compact - osservano ancora dalla Valletta - rientrano nello spirito affermato al summit della Valletta, quello di affrontare la questione migranti in un'ottica onnicomprensiva. (ANSAmed).

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