Un traffico che oggi sta fruttando quanto quello della droga".
Lo ha detto Carmelo Zuccaro, procuratore di Catania, ai microfoni di Agorà (RaiTre), in merito alle polemiche di questi giorni dall'inchiesta aperta dal suo ufficio su questo tema.
"Forse la cosa potrebbe essere ancora più inquietante - ha aggiunto Zuccaro -, si perseguono da parte di alcune Ong finalità diverse: destabilizzare l'economia italiana per trarne dei vantaggi". Alla domanda sui possibili allarmismi, Zuccaro risponde: "Se l'informazione è corretta questo corto circuito non si può creare, salvo per effetto di persone che vogliono creare confusione". Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha detto di sperare "che la procura di Catania parli attraverso le indagini, gli atti, perché credo sia il modo migliore. Se il pm ha elementi in questo senso faremo una valutazione. In generale - ha aggiunto parlando con Repubblica Tv-, non è giusto ricostruire la storia delle Ong come la storia di collusi con i trafficanti, è una menzogna".
"Aspettiamo i risultati di questa indagine conoscitiva - ha detto da parte sua il viceministro degli Esteri Mario Giro -. Il tutto però si compone intorno alle parole del Direttore di Frontex (Fabrice Legeri, ndr.) che, secondo me, deve coprire il fatto che le loro imbarcazioni si sono spostate a nord di Malta ed, ovviamente, invece quelle delle Ong restano dove stanno: ciò chiaramente dà fastidio in un periodo particolarmente delicato, come quello elettorale europeo con elezioni in Paesi importanti". Nei giorni scorsi, parlando alla Commissione difesa al Senato, il direttore di Frontex aveva definito un "paradosso" che le Ong facciano tanti soccorsi in mare, "circa un terzo", "quando non ci sono mai stati così tanti mezzi pubblici dispiegati in mare da Ue e Italia". E ha aggiunto che, in base a testimonianze di migranti, "in alcuni casi gli scafisti danno telefoni ai migranti con i numeri delle Ong", senza tuttavia precisare di quali. Giro è stato interpellato oggi all'aeroporto di Fiumicino, dove ha accolto un nuovo gruppo di 68 profughi siriani giunti con i Corridoi umanitari. "In ogni caso i fattori di attrazione - ha detto ancora Giro in merito all'ipotesi che proprio un coordinamento tra Ong e trafficanti inducano i migranti ad iniziare la traversata -, non solo per me non esistono, ma sono in ogni caso un'infinitesima parte degli enormi fattori di spinta. E quindi l'intervento per far tenere le persone in Africa - ha concluso - deve essere fatto a monte, prima della Libia. Ed è esattamente il tentativo che il Governo sta facendo con i Paesi dell'Africa occidentale".
(ANSAmed).