(ANSAmed) - BRUXELLES, 24 LUG - Cooperare sui rimpatri;
rafforzare azione e collaborazione contro il traffico e la
tratta dei migranti; affrontare le cause profonde delle
migrazioni irregolari: sono le aree chiave in cui i ministri
dell'Interno di Algeria, Austria, Francia, Italia, Libia, Mali,
Malta, Niger, Slovenia, Svizzera, Ciad, e Tunisia, hanno deciso
di coordinare meglio i propri sforzi per gestire le migrazioni
nel Mediterraneo centrale. Alla riunione, a Tunisi, erano
rappresentati anche Commissione e Consiglio Ue.
Per affrontare le cause profonde delle migrazioni irregolari,
nella dichiarazione di Tunisi, si prevede tra l'altro di
"favorire lo sviluppo integrato ed inclusivo nei Paesi d'origine
e di transito, in particolare nelle regioni a forte potenziale
migratorio". Anche "riservando attenzione particolare nel quadro
del piano europeo per gli investimenti della dimensione esterna"
annunciati dalla Commissione Ue "in particolare, col sostegno
alle iniziative private e al rafforzamento delle opportunità di
lavoro". Per rafforzare l'azione della cooperazione contro il
traffico dei migranti, si punta anche a "sostenere le autorità
di frontiera dei Paesi d'origine e transito quanto a prevenzione
e gestione dell'immigrazione irregolare, sorveglianza delle
frontiere e sicurezza, attraverso formazione, dotazioni e
sostegno all'infrastruttura, in particolare, in vista del
rafforzamento della gestione delle frontiere terrestri della
Libia che hanno un valore strategico per Libia, Europa e
Africa". Sui rimpatri, tra gli altri elementi, si immagina di
"sostenere i programmi per i rimpatri volontari" e "rafforzare
la cooperazione in materia di riammissione". (ANSAmed).