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Migranti: ong, rischia aborto su nave tunisina bloccata

Alarm phone, medici a bordo Sarost ferma da oltre 10 giorni

26 luglio, 14:53

(ANSAmed) - ROMA, 26 LUG - "Secondo la Mezzaluna rossa della Tunisia, che ieri ha visitato le persone a bordo della Sarost 5, una donna incinta di sei mesi potrebbe perdere il bambino se non venisse evacuata o sbarcata immediatamente". A scriverlo, in un tweet, è Alarm Phone, progetto della ong 'Watch the Med' che ha creato una linea telefonica per migranti in difficoltà nel Mediterraneo. La donna è una dei 40 migranti sulla nave tunisina, bloccata da oltre 10 giorni in attesa dell'ok allo sbarco.

A bordo ci sono due donne incinte: una di sei mesi e un'altra di pochi mesi. I 40 migranti sono partiti dalla Libia il 13 luglio scorso e sono stati soccorsi nella zona maltese di ricerche e salvataggi, dalla nave di rifornimenti Sarost 5 che fa capo all'omonima compagna del gas attiva principalmente in Tunisia. Poi sono stati portati verso le acque tunisine dove la nave è ancora bloccata, precisamente al largo delle coste della città di Zarzis. Né i governi di Malta né l'Italia e nemmeno la Tunisia hanno dato l'autorizzazione a sbarcare nei propri porti.

Martedì scorso in aiuto dell'equipaggio e dei migranti che sono sulla Sarost 5, sono arrivate barche con cibo e medicine.

Poi medici della Mezzaluna Rossa sono saliti a bordo, visitando i migranti e offrendo medicinali. Secondo la Mezzaluna Rossa tunisina, i migranti soccorsi hanno fra i 17 e 36 anni e vengono da Egitto, Bangladesh, Camerun, Senegal, Guinea, Costa d'avorio e Sierra Leone.

(ANSAmed).

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