A beneficare del contratto è la Raytheon, colosso americano dei sistemi di armamento, ed in esso è stata compresa anche l'organizzazione di manovre militari navali congiunte nel Mediterraneo e la formazione del personale che utilizzerè i sistemi, tutti di ultimissima generazione e che richiedono una formazione di primo livello.
Il Marocco, quindi, nonostante il periodo molto delicato che stanno attraversando le sue finanze pubbliche, prosegue nei programmi di rafforzamento del proprio dispositivo militare, che ormai la pongono al dodicesimo posto mondiale tra i Paesi importatori, secondo il rapporto annuale dello Stocholm Internationale Peace Research Institute.
Nella stessa classifica, l'Algeria è salita al sesto posto, con un enorme balzo perché, nel 2011, occupava il ventiduesimo.
A destare sensazione, sempre a leggere il rapporto del Sipri, sono le proporzioni dell'aumento degli acquisti di armi dei due Paesi nel giro di pochi anni: l'Algeria li ha aumentati di 277 volte, il Marocco, addirittura, di 1.460.
Su quali settore del sistema di difesa si sono concentrati gli sforzi dei due Paesi maghrebini, contigui, ma dai rapporti certo non idilliaci? Il Marocco, dal 2008 al 2012, ha comprato 24 caccia F16 C (dagli Stati Uniti) e 27 Mirage 2000 (dalla Francia), oltre a tre fregate classe Sigma (Dai paesi Bassi) e 57 carri 90-2 (dalla Cina). L'Algeria alimenta i propri arsenali soprattutto dalla Russia, con l'acquisto di aerei Sukho. In programma l'acquisto di due sottomarini e di due fregate (dalla Germania).
(ANSAmed).