(ANSAmed) - ROMA, 6 OTT - Cresce l'export italiano verso i
Paesi arabi e "anche se nei primi sei mesi di quest'anno ha
registrato un calo del 4 per cento, in futuro crescerà a
geometria variabile: ovvero più rapidamente verso i Paesi del
Golfo e più lentamente verso la fascia del Nordafrica". E'
quanto ha affermato il viceministro allo Sviluppo economico,
Carlo Calenda, intervenendo questa mattina a Roma a un incontro
su Piccole e medie imprese e Paesi arabi organizzato da Isiamed
(Istituto italiano per l'Africa e il Mediterraneo) e Ntcm,
Studio Legale Associato.
"Dal 2005 a oggi - ha ricordato Calenda - l'export italiano
verso i Paesi arabi è quasi raddoppiato, raggiungendo lo scorso
anno i 30 miliardi di valore. Le imprese italiane hanno un buon
margine di crescita in quest'area, in particolare verso i Paesi
del Golfo", ma serve maggiore coesione tra governo e
associazioni". Troppo spesso, ha detto, le Pmi italiane si
muovono in ordine sparso, in maniera troppo casuale. "Le
condizioni geopolitiche non sono un dettaglio". Anche oggi,
"l'Italia è più presente in alcuni Paesi - come in Egitto dove
per così dire è sovraesposta" e meno in altri, come in Marocco,
"dove le nostre aziende sono ancora troppo poche". E proprio in
Marocco Calenda sarà il 20 ottobre prossimo per una missione
imprenditoriale.
Altra storia, invece, per l'area del Golfo, dove gli
investimenti italiani sono consistenti e dove i margini di
manovra per gli imprenditori del Belpaese sono ancora più ampi.
"Come in Arabia Saudita - soprattutto per le grandi aziende,
mentre più complicato è per le Pmi - e in Bahrain". E proprio
nelle monarchie petrolifere fa sapere Calenda, "intendiamo
sviluppare una rete di grande distribuzione italiana. Portando
sugli scaffali marchi italiani ancora introvabili".
Dal prossimo anno, infine, "il governo ha messo sul tavolo
per la promozione all'estero delle Pmi 150 milioni. Una cifra
ben al di sopra di quella - 23 milioni - destinata in passato.
Risorse, conclude, destinate ad aiutare soprattutto quelle circa
70 mila piccole e medie imprese che solo saltuariamente
esportano verso mercati stranieri.(ANSAmed).