Il primo contingente è entrato in servizio a Rabat, peraltro agli ordini di un ufficiale donna.
Sino ad oggi, a vegliare da una moto sul traffico marocchino (che, come spesso accade in Nord Africa, non è tra i più scorrevoli) erano esclusivamente agenti uomini. A loro, quindi, si aggiungono le donne motocicliste, che si vedranno sulle principali strade del Paese, soprattutto nelle ore in cui il traffico aumenta esponenzialmente.
Questa novità, peraltro da tempo attesa, è conseguenza di una decisione della Direzione generale della sicurezza nazionale, il 'cervello' delle attività a garanzia della sicurezza nel Regno.
L'ingresso delle donne a pieno titolo in una specialità certo faticosa come quella degli agenti motociclisti è stata preceduta da un impegnativo quanto selettivo corso di formazione (con dure prove pratiche e teoriche), che le ragazze hanno affrontato nell'Istituto reale di polizia di Kénitra, da dove è uscita la maggior parte dei loro colleghi maschi. Dai corsi sono già uscite 21 agenti motocicliste che ora attendono di essere progressivamente integrate nei distaccameti di destinazione, in prevalenza quelle delle città più iportanti del Marocco. Delle 21 promosse, tre già circolano sulle strade di Rabat e la loro presenza è stata notata ed accolta con simpatia dagli automobilisti.
Nelle prossime settimane, le altre 18 diplomate andranno a rafforzare i distaccamenti di Casablanca, Marrakesh, Fès, Tangeri, Tétouan e Agadir. (ANSAmed).