Ma il video è invece riapparso come per incanto, da un archivio, rimasto intoccato per decenni (dovrebbe essere datato 1967) e mostra un gruppo di modelle (all'epoca si preferiva chiamarle mannequins, definizione che di per sè scatenava, a seconda del sesso, desideri ed invidie) che in bikini sfilavano a Rabat non al chiuso di una sala, ma sulla sabbia di una spiaggia alla moda. Anzi, per dirla meglio, a poca distanza dalla torre Hassan, uno dei simboli della capitale.
Immagini che durano pochi minuti e che comunque stridono con il Marocco di oggi che, almeno nel campo della libertà dei comportamenti, sembra essere tornato indietro. Che sia un bene o un male è un fatto secondario, di fatto questo cambiamento, che non è certo in senso progressistico, appare evidente.
Il video fu girato in due diversi scenari. Il primo, più tradizionale, in un hotel di Rabat, mostra le modelle sfilare con i loro bikini, eleganti, ma che certo non mostravano quanto quelli di oggi. Le altre immagini sono state girate in spiaggia alla presenza, ed è questa la vera sorpresa, della principessa Lalla Nezha, sorella di re Hassan. Una donna all'epoca già proiettata al futuro e che resta ancora oggi amatissima dalla gente, per il suo impegno sociale e per la tragica morte (rimase uccisa in un incidente stradale nel 1977, appena 37enne).
Un video per certi versi sorprendente, se lo si guarda alla luce della morale marocchina di oggi, condizionata da un ritorno ad un rigore estremo che i giovani d'un tempo dicono non esistesse negli anni '60, quando il Regno viveva un'epoca di grande effervescenza, che lo pose in cima alle preferenze del jet set internazionale dell'epoca. Pensare che oggi si potrebbero girare scene simili a quelle del video del '67 resta abbastanza difficile, non per motivi ufficiali, ma per il solo fatto di non volere rischiare di urtare la suscettibilità di molti. Ieri, invece, vedere belle ragazze in abiti che all'epoca si definivano succinti era un fatto quasi normale e davanti a loro si potevano sgranare gli occhi o darsi di gomito senza per questo apparire blasfemi.
''Gli anni '60 erano un'altra cosa'', dicono oggi coloro che allora erano ragazzi. Ma si sa che quasi sempre il passato riserva solo rimpianti.(ANSAmed).