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Marocco:immigrati in Belgio si sentono discriminati

Indagine-shock denuncia casi al limite del razzismo

20 maggio, 18:46

(di Diego Minuti) (ANSA) - ROMA, 20 MAG - Sono bravi, la maggior parte di loro a scuola raggiunge punte di eccellenza, sperano sempre in un futuro ricco di soddisfazioni, ma la vita di tutti i giorni riserva loro delusioni continue, perchè si sentono discriminati, nonostante in moltissimi casi siano cittadini anche di terza generazione del Paese che li ospita. Sono i marocchini che vivono in Belgio e la cui condizione è stata fotografata dalle conclusioni sorprendenti una indagine condotta da un gruppo di ricercatori per conto della prestigiosissima fondazione intitolato a re Baldovino. L'indagine (citata dal sito Yabiladi) ha dato dei risultati sconfortanti, al limite dello shock quando ha attestato che i marocchini del Belgio si sentono messi all'angolo nella società, nonostante il fatto che il loro tasso di scolarizzazione sia più alto rispetto ai belgi 'doc' (nel 2013 il 40 per cento di loro aveva un diploma di scuola superiore, contro il 36 per cento della media nazionale) e questo si riverbera, con toni drammatici, se si tratta di lavoro. Quando non addirittura, come hanno rivelato molti di loro, non si sentono oggetto di razzismo. A patire maggiormente questa condizione sono soprattutto le donne che, hanno detto ai ricercatori, vedono sistematicamente ignorate le loro domande di lavoro, nonostante possano spesso esibire titoli accademici superiore alla maggioranza dei loro concorrenti maschi. L'indagine, che era estesa anche ai belgi di origine turca, parla dei due gruppi etnici come di ''concittadini'' dei belgi e altrimenti non potrebbe essere perchè, al di là dei fortissimi legami con i Paesi d'origine, essi si sentono parte della società del Belgio perchè in fondo altrimenti non potrebbe essere. Ma questo legame che esiste con il Paese in cui vivono sta lentamente mutando profilo allentandosi, perchè, hanno detto in molti a chi li intervistava, è difficile sentirti parte di una comunità nazionale quando sei (''sei'', non ''ti senti'') emarginato non per quel che sei, ma per il cognome che porti o la religione che pratichi.

E dire che della società belga i marocchini condividono molte cose, come il sistema democratico, la netta separazione tra Stato e religione, la libertà di espressione.

Le risposte date dagli intervistati nel corso dell'indagine non sono state sempre concidenti, variando anche in base alla condizione sociale. Ma tutti sembrano concordate su un punto: quando un atto violento - come nel caso degli attentati di Parigi - ha come responsabile uno straniero perdipiù musulmano, i pregiudizi crescono in maniera esponenziale. (ANSAmed).

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