(di Diego Minuti)
(ANSAmed) - ROMA, 21 MAG - Quello dei matrimoni tra minori o,
per dirla con una definizione anche abusata, delle ''spose
bambine'' sta raggiungendo in Marocco le dimensioni di un
fenomeno perchè non è localizzato solo in alcune zone, ma sembra
essere presente ovunque. E spesso esso viene considerato come
una soluzione ai problemi economici di una famiglia, che è poi
l'aspetto più degradante di quanto accade. Secondo recenti
statistiche, in Marocco questo fenomeno (che è comunque presente
anche in altri Paesi della regione) coinvolge il 16 per cento
delle donne di età compresa tra i 20 ed i 24 anni e addirittura
il 3 per cento di quelle che hanno meno di 15 anni,. Numeri che
si commentano da soli e che sono drammatici in alcune regioni
del Regno, dove l'83 per cento dei matrimoni vede uno o entrambi
gli sposi poco più che ragazzi. Davanti ad un fenomeno che è
presente ovunque,i singoli Stati hanno adottato misure di
contrasto, fissando l'età minima a 17 anni (come in Tunisia) o a
19 anni (come in Algeria).
Anche il Marocco ha una età minima, 18 anni, ma la relativa
norma prevede ampie possibilità di deroga affidate al giudice
chiamato ad autorizzare le nozza. Come quando, ad esempio, viene
ritenuto decisivo l'atteggiamento, verso il matrimonio della
comunità, mentre poco valore viene dato alla differenza di età,
che è spesso amplissima, ovviamente con il maschio molto maturo
o, addirittura, anziano.
Il fatto che più sorprende le associazioni di tutela della
condizione femminile è la circostanza che il fenomeno è presente
in eguale misura sia nelle zone urbane che in quelle rurali.
Ovvero, non è una scelta legata solo alla condizione economica
contingente (come potrebbe essere quella di famiglie che vivono
lontane dalla grandi città, dove ci sono maggiori opportunità di
lavoro), ma appare conseguenza anche di una tradizione che resta
difficile da scardinare e che vede la donna 'ostaggio' delle
decisioni prese dalla famiglia.
Resta abbastanza evidente che sono proprio le ragazze a
diventare vittime di questo fenomeno perchè, maritandosi
giovanissime, dicono addio alla scuola per diventare madri,
accorciando radicalmente il percorso normale verso la condizione
di donna.
Alcune recenti indagini (condotte tra mille difficoltà, come è
facile comprendere) riferiscono di ragazze chiaramente costrette
al matrimonio, che per loro diventa un calvario. Come ha detto
una diciassettenne per la quale ogni qualvolta il marito le si
avvicina per un rapporto sessuale, la sola sua risposta è quella
di restare immobile, reprimendo anche il naturale istinto delle
lacrime. (ANSAmed).