(ANSAmed) - ROMA, 23 GIU - Il sogno e la letteratura come
inno alla resistenza e alla lotta contro tutte le forme di
dittature. E' la cifra C'è una stessa notte per tutti (Di Felice
Edizioni, pp.124, 10 Euro), l'ultimo romanzo della scrittrice
franco-marocchina Lamia Berrada-Berca, presentato ieri
pomeriggio alla Biblioteca Rispoli di Roma.
''Une meme nuit nous attend tous'', questo il titolo
originale dell'opera tradotta da Antonella Perlino nella collana
'Gli occhi del pavone' (dedicata al Mediterraneo), riecheggia
Cesare Pavese col suo ''verrà la notte e avrà i tuoi occhi''. E'
la storia di tre personaggi che si muovono al di là dello spazio
e del tempo, in un corpo a corpo perverso tra luce e buio: il
becchino che seppellisce i morti e ne ingoia il dolore e, di
contro, la moglie ostetrica che porta i bambini alla luce della
vita; sopra di loro, come un macabro avvoltoio, il dittatore che
schiaccia tutti, beandosi del buio sul quale regna. Una scia di
''eclatanti solitudini'', citando il titolo di un altro romanzo
dell'autrice,classe 1970.
''La dittatura - racconta - può prendere diverse forme:
quella del Daesh, che distrugge ogni forma di cultura, o quella
dei muri che delimitano i confini; quella delle megalopoli
disumane contemporanee - che creano aberrazioni come le banlieue
parigine - o quella dei diktat familiari o sociali, li' dove per
i giovani e il loro futuro non c'è nulla''. Il suo, è dunque un
invito a lottare contro tutte le forme di oppressione.
(ANSAmed).