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Uber sbarca in Marocco e parte da Casablanca

Ma il trasporto condiviso è vietato dalla legge

17 luglio, 12:24

Il quartier generale di Uber a San Francisco Il quartier generale di Uber a San Francisco

(ANSAmed) - RABAT, 17 LUG - "Hallo #Morocco, here we come". Con un tweet di ottobre aveva fatto intendere di scaldare i motori.

Ora Uber, la società statunitense che promette di rivoluzionare il settore dei trasporti, è davvero pronta a sbarcare in Marocco. E parte da Casablanca.

La app che in Europa ha fatto tanto discutere, entrerà nel mercato maghrebino per tappe, probabilmente a partire da ottobre, come ha spiegato Meryem Belqziz, la direttrice generale. Una prima tappa sarà considerata di lancio e in qualche modo di test, "per calibrare il prodotto sul territorio", poi procederà agli "aggiustamenti necessari per il mercato di Casablanca". Se il marketing resta aggressivo, l'approccio diventa prudente: Uber non ha avuto vita facile fin qui. E anche in Marocco, dove i taxi sono molto pittoreschi, in realtà il settore è ben organizzato con interessi corporativi enormi. Ci vuole la licenza per poter esercitare, e ci sarebbe anche un tariffario condiviso. Il trasporto condiviso è vietato dalla legge marocchina. Solo per mantenere i prezzi bassi, le autorità lo hanno autorizzato, per questo un taxi può prendere un secondo cliente in strada anche se ne ha già uno in vettura. In ogni caso ogni taxi non può ospitare più di tre clienti per volta. Sarà quindi interessante capire quale sarà l'approccio giuridico per Uber.

(Ansa)

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