Le scarpe, ammucchiate a terra, vengono incendiate e il falò brucia in un video postato sui social. Moltissimi anche i commenti ironici degli internauti, alcuni bollano come un'ossessione la ricerca delle quattro lettere dell'alfabeto arabo che compongono il nome di Allah. Una deputata del partito islamista marocchino, il Pjd che esprime anche il capo di governo, ha preso a cuore il problema e ha indirizzato al Ministro dell'Industria e del Commercio un'interrogazione scritta per avere spiegazioni "sulla distribuzione e la vendita di scarpe che recano offesa al nome di Allah". La questione non ha ancora ottenuto risposta, ma infiamma le medine, dove i venditori di scarpe da ginnastica, originali o false, purché all'ultima moda, sono presi d'assalto.
Le scarpe al centro dell'interrogazione sono comuni scarpe sportive a marchio Nike con bande laterali e disegni grafici sulle suole. Non è la prima volta che l'azienda con il logo 'Swoosh' finisce al centro delle polemiche. Nel 1997 per esempio fu costretta a ritirare 800 mila paia di scarpe perché la scritta "Air" in caratteri arabeggianti sembrava la parola "Allah". (ANSAmed)