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Marocco, fa discutere la legge sulla violenza alle donne

In aula per l'ok finale, esclude lo stupro in seno alla coppia

06 aprile, 14:42

(ANSAmed) - RABAT, 6 APR - C'è tutto quel che riguarda la violenza contro le donne. Tranne quel che può succedere tra le mura domestiche. Il progetto di legge n. 103-13 è appena arrivato in Parlamento e agita già la società civile. Le violenze in seno alla famiglia non sono incluse, men che meno lo stupro all'interno di una coppia sposata. Sotto accusa è finito il ministro Bassima Hakkaoui, donna, che guida il dicastero della Famiglia e dello sviluppo sociale. È a lei che si deve il disegno complessivo di questo progetto che non piace al Marocco moderno e che fatica a vedere la luce. Proposto più volte, a partire dal 2013, anche dal precedente ministro della famiglia, è tornato nel cassetto, tra le cose dimenticate, prima di essere riesumato e riproposto con qualche ritocco, ora. Il risultato però ancora non convince. Secondo le statistiche dell'Alto commissariato per la pianificazione (HCP) 6 milioni di donne su 9 sono vittime di violenza sessuale coniugale. Eppure in una legge che vorrebbe tutelare le donne, lo stupro all'interno della coppia non è mai menzionato. Le sigle dell'associazionismo promettono battaglia. Vogliono che il testo sia ritirato, ancora una volta, e riscritto. La Carta costituzionale marocchina varata nel 2011 esorta lo Stato a prendere atto della parità tra sessi, ma di fatto, la donna marocchina ha ancora molta strada davanti a sé, per vedersi riconoscere i diritti fondamentali. La Federazione della lega democratica dei diritti delle donna (FLDDF) ha contato 2.472 denunce e 8.432 atti di violenza solo per l'anno 2014. Tra questi casi, le violenze psicologiche rappresentano il 47% dei casi. La violenza economica che si esprime sotto forma di confisca del salario, per esempio, o dei documenti di riconoscimento o, ancora, con il rifiuto di versare gli alimenti, riguarda il 27% delle situazioni prese in esame, seguito dalla violenza fisica (15%).

Il 7 per cento delle denunce hanno come oggetto i matrimoni di minori o storie di poligamia e sono poco prima dello stupro (4%) in questa classifica dell'orrore. Inquietanti anche le cifre che riguardano la giustizia: solo il 3 per cento delle donne sporge denuncia e soltanto l'1 per cento degli uomini è perseguito penalmente. (ANSAmed)
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