"L'opportunità in più - aggiunge - consiste nel fatto che Casablanca è ormai una porta aperta su tutta l'Africa. Da quest'anno, l'invito esteso agli operatori di Camerun, Angola, Nigeria, Costa d'Avorio e molti altri paesi del continente permette di fare scouting e promozioni anche oltre il Sahara". L'obiettivo dichiarato è quello di diventare la fiera di riferimento per gli interlocutori africani che puntano a prodotti di qualità e di design. "Per questo ospitiamo architetti, ingegneri, costruttori per un dialogo diretto con le imprese del Made in Italy che sono eccellenze nei settori dell'edilizia, nella tecnologia dell'ambiente e nelle finiture d'interni", spiega ancora Bresolin. Una sfida già molto ardua in Marocco, dove l'artigianato e in particolare quello ligneo rappresenta una delle punte dell'economia. Bresolin è sicuro: "Il comparto del lusso guarda a noi con interesse. Dai riscontri che ho, per esempio, l'anno scorso un produttore di auto di lusso ha venduto 700 supercar. Non è affatto poco su una base di abitanti di 35 milioni circa e per un paese che ha grandi potenzialità, ma ancora in via di sviluppo. Inoltre gli investimenti stranieri nell'immobiliare sono sempre di alto livello, prenda ad esempio Green Valley degli Emirati Arabi: a maggio ha lanciato un progetto da 3 miliardi per 350 ville di lusso a Marrakech". L'anno scorso Medinit ha portato quasi 3 mila visitatori.
Questa edizione, promossa da Verona Fiere che ne è l'ideatore, è organizzata in collaborazione con l'Ice - agenzia per la promozione all'estero delle imprese italiane e con la Camera di commercio italiana in Marocco, e ha il patrocinio dell'ambasciata. Nello spazio della fiera dedicato alla cultura, quest'anno si mettono a confronto due stili: le ville venete e i riad del Marocco. "Un viaggio che permetterà di scoprire tradizioni locali e bellezze artistiche, culturali e artigianali dei due paesi".(ANSAmed).