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Cinema: al Medfilm storie migranti con i corti in concorso

Dai confini minacciati dell'Europa ai profughi saharawi

08 novembre, 14:24

Una scena del cortometraggio We all love the seashore Una scena del cortometraggio We all love the seashore

(ANSAmed) - ROMA - Si apre oggi al Medfilm Festival di Roma la prima giornata del Concorso internazionale dei cortometraggi. La prima sessione I bordi del mare (a partire dalle 18.30), si apre con A New Home (Slovenia, 2016) di Ziga Virc, con cui il regista si interroga sui confini e le paure dell'Europa, e Ummi di Niko Avgoustidi (Grecia, 2015), che racconta la storia del piccolo Mohamed, che a sei anni, dopo aver perso la madre, si ritrova solo su una spiaggia dell'Egeo.

La seconda sezione - Occhi selvaggi - racconta storie come quella del Sahara Occidentale, e di un campo profughi saharawi in Algeria - Battalion to my beat di Eimi Imanishi, o la storia di Rocio, rinchiusa in un Cie di Roma, in attesa di essere rispedita nel suo Paese, raccontata da Carlo Sironi in Valparaiso. O il dramma dei siriani in fuga che tentano di entrare in Turchia filmato con il suo telefonino da Aktham Alwany, attivista e giornalista che firma Barbed Wire (2016). Alle ore 18.00 spazio invece all'evento speciale Medfilm incontra il Festival del cinema mediterraneo di Tetouan, con l'anteprima italiana del nuovo film di Mohamed Chrif Tribak, Little Happiness (2015). Infine, dal Savoy al Macro, ore 18.00, per il terzo appuntamento di Letture Mediterranee. Con Storie di volti e di parole di Luigi Anania e Nicola Boccianti. (ANSAmed).

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