(ANSA) - RABAT, 20 GIU - Attende un intervento del Re. Ma
intanto, dalla sua pagina di Facebook, Nasser Zefzafi, leader
della protesta anti soprusi nella regione del Rif, lancia
l'appello alla mobilitazione di massa per il giorno della fine
del Ramadan.
Proprio quando i musulmani festeggiano l'Aid al-Fitr, la festa
che chiude il mese sacro del digiuno, Zefzafi che è ancora in
stato di detenzione nella prigione di Casablanca, invita la
popolazione del Rif a riunirsi a Al Hoceima, principale centro
della rivolta, domenica 25 giugno, per manifestare in
solidarietà con i detenuti dell'Hirak, il movimento che chiede
giustizia e sviluppo per la regione a Nord del Marocco.
Una grande marcia è attesa per quel giorno, a sostegno delle
rivendicazioni economiche e sociali che fino a questo momento la
politica non ha voluto prendere in considerazione, secondo le
accuse dei manifestanti. In tutta la zona, nei piccoli paesi e
nelle città a ridosso della catena montuosa del Rif, gli
abitanti sono stati invitati a issare un drappo sul tetto, in
segno di lutto e di tristezza nel giorno che dovrebbe essere
invece di festa e di gioia.
I detenuti dell'Hirak sono in attesa di giudizio. Le udienze
vengono posticipate di volta in volta. Così, in assenza di una
sentenza, non possono sperare neanche nella grazia reale che
d'abitudine è concessa a ridosso della fine del Ramadan.
(ANSAmed)