Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Il Marocco d'antan negli scatti degli esploratori italiani

Foto Società geografica a Rabat, poi a Marrakech e Casablanca

06 luglio, 14:45

(di Olga Piscitelli)

RABAT - C'è la Tangeri di fine '800 e Tetouan, l'ex capitale del protettorato spagnolo in Marocco, con i suoi quartieri ebraici e moreschi. Ci sono ritratti di personaggi che sembrano fiabeschi e paesaggi, tra marine e deserti, che hanno fatto la fortuna del turismo maghrebino.

È un Marocco 'd'antan' quello rimasto negli occhi degli esploratori italiani del XX Secolo, in mostra a Rabat da oggi al 30 luglio. Nei locali della Biblioteca nazionale marocchina, gli scatti di geologi e geografi restituiscono l'immagine di un paese molto diverso da quello che il turista può vedere oggi, eppure sostanzialmente immutato per il suo forte legame con le tradizioni.

Le fotografie, 40 in tutto, provengono dalla Società geografica italiana, l'esposizione dal titolo 'Il Marocco del XX secolo: impressioni e ricordi degli esploratori italiani' si deve all'Istituto italiano di cultura a Rabat, in collaborazione con l'ambasciata d'Italia e la Biblioteca nazionale.

Il libro del geografo Giotto Dainelli Dolfi, fiorentino di nascita ma cittadino del mondo, è lo spunto di partenza di tutta l'esposizione. 'Nel Marocco, impressioni e ricordi' è il resoconto fotografico e di appunti di un viaggio realizzato tra il 1901 e il 1903. Una parte di quelle immagini sono in mostra e rappresentano un corpus importante dell'esposizione insieme ai dagherrotipi di Antonio Cavilla, fotografo di origine genovese, attivo a Tangeri fino al 1908, anno della sua scomparsa.

Cavilla seguì una missione diplomatica in Marocco voluta dal Regno d'Italia alla fine dell'800. I suoi scatti furono poi pubblicati nei volumi di Guido Milanesi, ufficiale di marina e scrittore. Le immagini di Cavilla e quelle di Dainelli sono dello stesso periodo, anche se sono state pubblicate in momenti diversi.

La mostra di Rabat - che fará tappa anche a Casablanca e Marrakech - è l'occasione per vedere a distanza di pochi centimetri l'uno dall'altro quegli scatti che raccontano un Marocco e insieme un pezzo di storia d'Italia.

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati