Lo studio è stato diffuso dal quotidiano on line Moroccanworldnews che addentrandosi nell'analisi spiega anche come sei terroristi su 10 sono immigrati di seconda generazione, reclutati in Spagna da cellule jihadiste e network attivi nella penisola iberica. Un comune denominatore tra gli arrestati è la provenienza dalle regioni del Nord, quelle della zona del Rif, "più povera e ribelle", secondo gli autori della ricerca. Balza poi subito all'attenzione anche il fatto che il 73% dei detenuti per questioni correlate al terrorismo islamico o morti in attacco suicidi provengono da Ceuta e Melilla, le due enclave spagnole in territorio marocchino. Disoccupati, quasi sempre analfabeti e vissuti in condizioni di marginalità estrema, quanti si sono immolati alla causa dell'Isis sono l'evidenza, secondo lo studio "di una effettiva assenza dell'autorità dello stato nei due centri", e incoraggiano il sospetto che "il Marocco stia diventando terreno di coltura per jihadisti".
Quanto alla Spagna, la zona più calda si conferma essere la Catalonia e specialmente Barcellona, dove si concentra il 14% dei detenuti per questioni di terrorismo e da cui provengono 4 su 10 dei condannati. (ANSAmed).