(ANSA) - RABAT, 17 LUG - "Sii donna, fa quel che ti pare": è
la risposta-slogan con cui alcune marocchine hanno reagito alla
campagna contro il bikini lanciata nel nord Africa nel 2015 e
ripresa anche quest'anno in Marocco che, al grido di "Sii uomo"
(traduzione dell'hashtag "Koun-rajul") invita gli uomini a non
far uscire di casa mogli, fidanzate o figlie con abiti succinti
o in bikini in spiaggia. Stavolta però al tormentone, diventato
virale grazie ai social, le donne hanno reagito duramente. E
usando la stessa 'arma' social.
Al via dal 9 luglio, la campagna maschilista si è diffusa
attraverso una pagina Facebook filo-islamista. A sostegno della
sua tesi, si è affidata anche alle parole del Profeta: "Ogni
donna che tolga i suoi abiti fuori dalla casa del marito, in
verità è come togliesse il velo tra se stessa e Dio", scrivono i
sostenitori del no bikini, citando il Corano. Finora più di 4
mila hanno messo 'mi piace' alla campagna e quasi 14 mila
l'hanno condivisa.
Ma in poche ore sono fiorite pagine di dissenso con foto
degli anni '60 e '70, quando sulle spiagge di Casablanca il
costume a due pezzi era di moda come a Saint Tropez e si
vedevano donne in minigonna come a Londra. Altre hanno scritto:
"Solo un imbecille può aderire a una campagna del genere". E
ancora, c'è chi parla di "aberrazione", di "un passo indietro di
oltre 100 anni" o "la donna è un essere umano, chi sei tu per
decidere cosa debba indossare?". (ANSA)