Gli attivisti, fra i quali un giornalista della pagina web marocchina Rif24, assicurano di aver raggiunto clandestinamente l'enclave spagnola perché in fuga dalla repressione e dagli arresti in Marocco e temono di essere rimpatriati nel Paese d'origine, informano fonti della Commissione Spagnola di Aiuto al Rifugiato (Cear).
La Ong ha denunciato che nel 2017 la Spagna "ha continuato a limitare in maniera arbitraria il diritto alla libera circolazione delle persone di origini marocchine ed algerine che hanno sollecitato protezione internazionale". Cear rileva i ritardi nel completamento dell'iter per i richiedenti asilo, "che in genere dura fra uno e due anni", prima che gli interessati possano essere trasferiti nella penisola iberica.
Al contempo la Ong critica "i criteri arbitrati e discriminatori" nei trasferimenti. Anche il Difensore del popolo spagnolo ha raccomandato che tali criteri siano rivisti, per includere e dare priorità alle persone che sollecitano protezione internazionale. (ANSAmed).