L'agitazione dei piloti della Royal Air Maroc, la compagnia di bandiera, ha cancellato più di 100 voli in queste ultime due settimane, lasciando a terra oltre 20 mila passeggeri, in arrivo per lo più da Francia, Spagna e Italia. Dal 18 luglio, da quando cioè i piloti della Ram hanno incrociato le braccia, le perdite sono calcolate in 20 milioni di Dirham al giorno, pari a oltre un milione e 800 mila euro. Le compagnie low cost sembrano approfittare della situazione: un biglietto di sola andata da un qualsiasi scalo italiano per Marrakech oggi costa più di 300 euro, per tornare a livelli quasi normali (120 euro) solo dopo il 20 agosto, a festa conclusa, quando invece, in media, durante l'anno, il costo è di 40 euro circa. La situazione sui cieli del Marocco, secondo la stampa locale, è ormai fuori controllo; i piloti della Ram chiedono un aumento salariale di 15 mila Dirham (1.400 euro circa); l'amministratore delegato della compagnia Abdelhamid Abdou ha tentato di arginare la protesta, convocando a fine luglio un incontro con la sigla sindacale. Tutto inutile, per l'Associazione dei piloti di linea la discussione non si riapre se non ci sarà l'aumento richiesto: "Per anni siamo stati flessibili e non abbiamo parlato, ma ora la situazione è diventata insopportabile". È a rischio dunque il mese di solito più affollato e redditizio del periodo estivo, sommato al boom di rientri dei marocchini residenti all'estero che raggiungono le famiglie d'origine per la Festa più importante dell'Islam. I piloti, sotto stress per gli orari di lavoro e perché sostengono di essere sotto organico, collegano la crisi alla chiusura nel 2014 del centro di formazione Ram. Da allora, la compagnia è costretta a reclutare all'estero i piloti, a prezzi molto più alti. L'unica replica della Ram è stato un avviso di concorso, lanciato il 2 agosto, per 16 candidati piloti. La selezione è prevista a settembre. (ANSAmed).
Marocco: sciopero, a rischio rientri per Festa Sacrificio
Piloti incrociano braccia, 100 voli cancellati in due settimane
L'agitazione dei piloti della Royal Air Maroc, la compagnia di bandiera, ha cancellato più di 100 voli in queste ultime due settimane, lasciando a terra oltre 20 mila passeggeri, in arrivo per lo più da Francia, Spagna e Italia. Dal 18 luglio, da quando cioè i piloti della Ram hanno incrociato le braccia, le perdite sono calcolate in 20 milioni di Dirham al giorno, pari a oltre un milione e 800 mila euro. Le compagnie low cost sembrano approfittare della situazione: un biglietto di sola andata da un qualsiasi scalo italiano per Marrakech oggi costa più di 300 euro, per tornare a livelli quasi normali (120 euro) solo dopo il 20 agosto, a festa conclusa, quando invece, in media, durante l'anno, il costo è di 40 euro circa. La situazione sui cieli del Marocco, secondo la stampa locale, è ormai fuori controllo; i piloti della Ram chiedono un aumento salariale di 15 mila Dirham (1.400 euro circa); l'amministratore delegato della compagnia Abdelhamid Abdou ha tentato di arginare la protesta, convocando a fine luglio un incontro con la sigla sindacale. Tutto inutile, per l'Associazione dei piloti di linea la discussione non si riapre se non ci sarà l'aumento richiesto: "Per anni siamo stati flessibili e non abbiamo parlato, ma ora la situazione è diventata insopportabile". È a rischio dunque il mese di solito più affollato e redditizio del periodo estivo, sommato al boom di rientri dei marocchini residenti all'estero che raggiungono le famiglie d'origine per la Festa più importante dell'Islam. I piloti, sotto stress per gli orari di lavoro e perché sostengono di essere sotto organico, collegano la crisi alla chiusura nel 2014 del centro di formazione Ram. Da allora, la compagnia è costretta a reclutare all'estero i piloti, a prezzi molto più alti. L'unica replica della Ram è stato un avviso di concorso, lanciato il 2 agosto, per 16 candidati piloti. La selezione è prevista a settembre. (ANSAmed).