(ANSAmed) - RABAT, 28 AGO - Oltre un migliaio di tortorelle
massacrate e ammucchiate ai loro piedi. E i cinque cacciatori
immortalati in uno scatto da eroi con tanto di video che diventa
virale. È uno choc per animalisti e semplici cittadini che
inorridiscono davanti alle immagini riprese nella regione di
Marrakech. "Questa non è la giungla, perché dobbiamo sopportare
uno scempio simile?", s'indigna un internauta. "Perché
concediamo l'ingresso nel nostro paese a questi beduini che non
lo meritano?", tuona dal web un cittadino.
La Rete si indigna e un gruppo di turisti della doppietta,
arrivati dai paesi del Golfo per far strage di uccelli migratori
finisce nei guai. Ci si è messa Greenpeace Maroc a dar battaglia
all'agenzia che promuove viaggi per cacciatori. L'ondata di
disprezzo è così alta che il Ministero dell'Acqua e delle
Foreste è costretto a far luce con un'inchiesta che riconosce il
luogo della battuta di caccia e identifica l'agenzia. Parte così
la denuncia per bracconaggio del tour operator "che si assume la
responsabilità degli atti commessi dai propri clienti". La
licenza è stata revocata, i cacciatori avrebbero "superato di
almeno tre volte la quota regolamentare di prede". Ora sarà la
giustizia ordinaria a procedere.(ANSAmed).