''Dobbiamo lavorare con l'assistenza dei paesi della sponda nord per il bene di tutta la regione: l'inquinamento del Mediterraneo aumenta a causa della cattiva gestione dei rifiuti'', ha osservato Abdel Rahman. La necessità di un ''cambio di mentalità'' è stata sottolineata anche dal sindaco di Beit Sahour (Palestina), Hani Al-Hayek. ''L'Arlem può sostenerci per risolvere problemi concreti: nelle regioni arabe nessuno conosce il sistema di riciclaggio dei rifiuti e l'occidente può aiutarci a migliorare la vita nelle nostre città'', ha affermato Al-Hayek.
I rappresentanti locali del Mediterraneo presenti a Tangeri hanno inoltre approvato un rapporto in cui si chiede all'Unione europea di avviare, entro la fine dell'anno, l'elaborazione di due strategie macroregionali nel bacino del Mediterraneo, una per l'area occidentale e l'altra per quella orientale, che in futuro potrebbero integrarsi alla strategia adriatico-ionica. Le macroregioni dovrebbero essere incentrate su progetti concreti, con l'obiettivo di creare nuovi posti di lavoro, promuovere il ruolo della donna e sostenere le piccole e medie imprese. Infine, l'Arlem ha rivolto un appello a tutti i Paesi della sponda sud affinché siano elaborati al più presto dei piani di mobilità urbana sostenibile. Secondo l'Assemblea, la mancanza di adeguate infrastrutture nel settore del trasporto urbano costa ai paesi del bacino il 5% del prodotto interno lordo e, se le attuali tendenze dovessero continuare nei prossimi anni, la situazione potrebbe diventare ''insostenibile''.
L'Arlem sottolinea l'esigenza di puntare su un maggiore decentramento dei poteri verso le città, in grado di meglio comprendere le esigenze locali, e sul rafforzamento della cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo per permettere lo scambio di buone pratiche. (ANSAmed).