Il dibattimento, come riferito dai media locali, si e' aperto dopo il rinvio dello scorso luglio per obiezioni sollevate dalla difesa. Gli imputati sono accusati di aver creato una organizzazione criminale con l'obiettivo di destabilizzare la situazione in Montenegro e impedire l'ultima fase del suo cammino verso l'adesione alla Nato, avvenuta a pieno titolo il 5 giugno scorso.
Secondo l'accusa, con il sostegno dei due nazionalisti russi Eduard Sismakov e Vladimir Popov e di estremisti serbi filorussi, il gruppo aveva pianificato azioni eversive e attentati dinamitardi a Podgorica, con la presa violenta del parlamento, l'uccisione dell'allora premier Milo Djukanovic e l'instaurazione di un nuovo governo fedele a Mosca.
La Russia - che si e' sempre opposta all'ingresso del Montenegro nella Nato - ha negato più volte ogni coinvolgimento nei fatti dello scorso ottobre a Podgorica.
Accuse che sono state respinte oggi in tribunale anche da Bratislav Dikic, l'ex capo della gendarmeria serba (corpo speciale della polizia), uno dei serbi sul banco degli imputati.
Si tratta di accuse "false e del tutto inventate", ha detto Dikic ai giudici, sottolineando di essersi recato lo scorso ottobre a Podgorica per sottoporsi a un ciclo di cure con medicine alternative. (ANSAmed).