(ANSAmed) - BELGRADO, 13 GEN - Migliaia di persone hanno
nuovamente manifestato in Montenegro contro la controversa legge
sulla libertà religiosa, che autorizza la possibile confisca di
chiese, monasteri e altre proprietà della Chiesa ortodossa
serba, largamente maggioritaria nel piccolo Paese ex jugoslavo.
Cortei e processioni, riferiscono i media locali, si sono
tenuti nella capitale Podgorica e in diverse altre città, tra
cui Bar, Niksic, Bjelo Polje, Danilovgrad. La legge contestata è
stata approvata a fine dicembre ed è entrata in vigore lo scorso
8 gennaio, e da giorni si susseguono proteste in entrambi i
Paesi vicini.
Il Montenegro - indipendente dal 2006 quando con un
referendum si separò pacificamente da una Unione con la Serbia -
è di religione ortodossa ma non dispone di una propria Chiesa
autonoma e dipende da quella serba. Negli ultimi tempi nel Paese
- dove vive una consistente minoranza serba - si è accentuata la
tendenza a sottolineare la propria identità nazionale, anche nel
settore religioso. Belgrado, che non ha visto di buon occhio il
sì del Montenegro negli anni scorsi all'indipendenza del Kosovo
e la sua adesione alla Nato tre anni fa, ha duramente criticato
la nuova legge sulla libertà religiosa, considerata un
provvedimento apertamente ostile nei confronti della Chiesa
ortodossa serba e della popolazione serba in Montenegro.
(ANSAmed)