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Golfo: crisi Qatar-monarchie, clima positivo, pronto piano

Unita' e cooperazione imperativi per arginare minacce regione

01 settembre, 12:43

(di Alessandra Antonelli) (ANSAmed) - DUBAI, 01 SET - Si stemperano toni e tensioni tra le monarchie petrolifere del Golfo all'indomani del vertice di Gedda dove i ministri degli esteri hanno discusso della piu' seria crisi mai scoppiata finora tra gli stati membri e della crescente minaccia degli estremismi.

Unita' e cooperazione per garantire stabilita' e sicurezza gli imperativi da seguire, ed un piano di attuazione per gli impegni gia' sottoscritti dal Qatar per ritrovare piena armonia tra i sei membri del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg, ha stabilito al termine dell'incontro il blocco delle sei sorelle.

"Siamo tutti ben consapevoli dei rischi che attanagliano la regione e che impongono urgenza nel rimuovere ostacoli e impurita' per il progresso del Ccg, " ha dichiarato lo sceicco Sabah Khalid Al Sabah, ministro degli esteri del Kuwait, emirato che ha coordinato gli sforzi di mediazine e riconiliazione tra Qatar e Arabia Saudita, Emirati Arabi uniti (Eau) e Bahrein.

Nonostante " lo spirito positivo" del summit e i buoni intenti una data per il ritorno degli ambasciatori di Riad, Abu Dhabi e Manama a Doha, non e' stato annunciato. Potrebbe tuttavia "avvenire in qualsiasi momento" ha assicurato al Sabah.

La frattura diplomatica tra i quattro paesi - del Ccg fanno anche parte Kuwait e Oman - si e' consumato il 5 marzo con il richiamo degli ambasciatori da Doha per "divergenze" politiche su gli interessi nazionali e regionali.

La politica del Qatar, troppo permissiva nei confronti di gruppi estremisti e figure religiose critiche delle scelte politiche degli altri tre Paesi, era stata dichiarata "di interferenza". Il Qatar inoltre ha sostenuto i Fratelli Musulmani, la presidenza di Morsi in Egitto, ed ospita suoi esponenti nel proprio territorio, in contrasto con le altre tre monarchie dove l'organizzazione e' ritenuta illegale. Critiche sono state mosse al governo qatariota anche per il presunto sostegno all'Isis sebbene il ricco emirato abbia sempre negato coinvolgimenti con lo Stato Islamico.

Un primo accordo perche' il Qatar si allineasse maggiormente sulle politiche regionali era stato raggiunto lo scorso novembre. Non prodotti gli esiti sperati, il tentativo era finito con il ritiro degli ambasciatori a marzo, siglando la piu' profonda crisi politica in seno al Ccg dalla sua creazione nel 1981. La prima, fatto inedito, ad essere esposta pubblicamente.

Il Qatar ha nel frattempo intrapreso iniziative, come arginare le presenze estremiste sul suo territorio ed rivedere le politiche editoriali della sua emittente satellitare Al Jazeera. Le cronache delle ultime settimane avevano tuttavia alternato commenti positivi a dichiarazioni pessimiste che avevano fatto temere un'approfondimento della crisi.(ANSAmed).

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