La settimana scorsa il Consiglio dei saggi di Beida ha accettato il ritorno della donna, 64 anni, e dei nipoti "nell'ambito di tentativi di riconciliazione nazionale", precisa il sito aggiungendo però che Safiya "non ha reagito in quanto è sempre consacrata alla ricerca delle circostanze dell'uccisione di suo marito e del figlio", Mutassim.
Gheddafi è morto in circostanze ancora non chiarite il 20 ottobre 2011, dopo essere stato catturato dai ribelli a Sirte: stessa sorte, e altrettanto mistero sulla morte, per il figlio Mutassim. La vedova chiede alla comunità internazionale di svelare il luogo dove sono sepolti per dar loro degna sepoltura.
Safia - che ha origini ungheresi - vive in Oman, ricorda Alwasat, "e cerca di attivare canali di contatto con i figli detenuti in Libia", Saif al Islam e Saadi. In Oman si troverebbe anche Aisha, l'unica figlia del dittatore, che seguì la madre in fuga nel 2011 passando per l'Algeria. (ANSAmed).