I governi di questi tre Paesi hanno inoltre ordinato ai loro cittadini che si trovano in Qatar, di passaggio o come residenti di lasciare il Paese.
L'Egitto da parte sua ha dato 48 ore di tempo all'ambasciatore del Qatar per lasciare il Paese ma ha escluso, secondo quanto riferisce una fonte diplomatica egiziana all'ANSA, che il Cairo possa espellere i cittadini del Qatar dal suo territorio, vista la presenza di un'importante comunità egiziana in Qatar".
L'Egitto ha motivato la propria rottura dei rapporti diplomatici col Qatar, e la chiusura del proprio spazio aereo al traffico di Doha, sostenendo che Doha ha fornito "appoggio alla formazione terrorista dei Fratelli musulmani" e "ha sostenuto le operazioni terroristiche nel Sinai" condotte dall'Isis. L'Egitto accusa il Qatar, inoltre, di accogliere "dirigenti" della Fratellanza musulmana "condannati in processi per operazioni terroriste", di fare "propaganda per le idee di Al Qaida e dei daeshisti" (i terroristi dello Stato islamico) e di ingerire negli "affari interni dell'Egitto e degli Stati della regione tanto da minacciare la sicurezza nazionale araba".
Intanto l'aeronautica militare americana continuerà a compiere raid anti-Isis dalla base Usa in Qatar. Lo afferma il portavoce dell'Air Force statunitense Danien Pickart. "Siamo grati al Qatar - spiega - per il sostegno di lungo termine alla nostra presenza, e incoraggiamo tutti i partner dell'area a lavorare per una soluzione comune che garantisca la sicurezza dell'area".
Il Qatar e il Bahrain, coinvolti in prima linea ma su fronti rivali nella crisi diplomatica e politica del Golfo, ospitano le principali basi marittime e aeree americane nella regione. La base aerea di Udaid, in Qatar, è dal 2003 la sede del quartiere generale avanzato del Comando Centrale statunitense e ospita circa 10mila unità americane. Mentre in Bahrain, a Juffair, c'è la base della 5/a flotta militare americana, dove lavorano circa duemila militari Usa.
Anche il 'governo' della Libia orientale che risponde al Parlamento di Tobruk ha interrotto i rapporti diplomatici con il Qatar. Lo riferisce al Arabiya. L'uomo forte dell'est, il generale Khalifa Haftar, gode dell'appoggio di Egitto e Arabi Saudita. Quanto a Israele, il ministro della difesa Avigdor Lieberman ha definito uno sviluppo positivo la crisi politica nel Golfo, aggiungendo che questa apre "opportunità" nella "lotta al terrorismo". (ANSAmed).