(di Massimo Lomonaco). (ANSAmed) - TEL AVIV, 22 OTT - L'Ue
ammonisce Israele: ''appalti e costruzioni'' di nuove case in
territori oltre la Linea verde del 1967 o di modificare lo
status della Spianata delle Moschee costituiscono "atti" tali
da poter pregiudicare ''in modo cruciale'' l'esito dei negoziati
di pace.
Un avvertimento - sul quale l'Ue intende confrontarsi con
Israele - contenuto in un documento di due pagine che il
rappresentante Ue in Israele Lars Faaborg Andersen si
appresterebbe - secondo quanto rivelato da Haaretz - a
consegnare al ministero degli affari esteri israeliano
tracciando cosi' 'linee rosse' che l'Europa considera
invalicabili.
Linee che se superate potrebbero portare a sanzioni nei
confronti delle colonie dello stato ebraico in Cisgiordania. La
mossa di Bruxelles sembra fare il paio con le dichiarazioni da
Berlino del segretario di stato Usa John Kerry che oggi ha
ribadito quanto sia insostenibile l'attuale status quo tra
Israele e la Palestina. Una situazione che la leadership di
Ramallah vuole modificare - nonostante la ferma opposizione Usa
e anche di Israele - con la presentazione in Consiglio di
Sicurezza dell'Onu di una Risoluzione per il ricnoscimento della
Palestina come Stato e la fine entro il 2016 dell'occupazione
israeliana dei Territori. E se gli Usa ponessero il veto in
Consiglio di Sicurezza, non sono pochi gli esponenti
palestinesi, a partire dal negoziatore capo Saeb Erekat, a
giudicare necessaria la rottura di ogni rapporto di
collaborazione nella sicurezza con lo stato ebraico e il ricorso
immediato a tutte le agenzie internazionali dell'Onu. In questo
quadro l'Ue ha messo in campo le sue 'linee rosse' che
riguardano - secondo il documento rivelato da Haaretz - le
costruzioni di case a Givat Hamatos e nella zona E1, tra Maale'
Adumim e Gerusalemme; quelle nella colonia di Har Homa, nei
pressi di Gerusalemme. Tutte mosse che, a giudizio di Bruxelles,
minerebbero la continuita' territoriale di un futuro stato
palestinese mettendo appunto in serio pericolo l'esito dei
negoziati di pace. Ma Bruxelles ha fatto chiaramente intendere
di contrastare i piani di Israele per lo spostamento, ''senza il
loro consenso'', di 12.000 beduini dalla Cisgiordania in una
nuova citta' nella Valle del Giordano. L'Europa chiede ad
Israele di fermare il piano e di riconsiderarlo d'intesa con i
rappresentanti dei beduini e anche con l'Autorita' nazionale
palestinese. Infine Bruxelles - riferendosi a presunti, e non
confermati, piani di Israele di dividere la Spianata delle
Moschee per far pregare i fedeli ebrei - ha detto chiaro e tondo
che ogni tentativo di modificare lo status quo del luogo e'
pericoloso. Per la Ue conduce ad instabilità nella parte est
della città e aumenta le tensioni. Per ora Israele non ha
risposto alle osservazioni contenute nel documento. (ANSAmed).