Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mo: naufraga in Consiglio Onu risoluzione palestinese

Otto si non bastano, e Washington non mette il veto

31 dicembre, 09:43

(di Alessandra Baldini) (ANSAmed) - NEW YORK, 31 DIC - Naufraga nelle ultime ore del 2014 la risoluzione palestinese per la fine dell'occupazione israeliana in Cisgiordania entro tre anni. Il documento che l'Anp aveva spinto perche' fosse messo ai voti entro l'anno ha raccolto solo otto sì, uno in meno del minimo di nove necessario per l'adozione. Due i voti contrari (Stati Uniti e Australia), cinque le astensioni. Tre membri permanenti - Cina, Russia e Francia - hanno votato a favore, con la Gran Bretagna che si è astenuta. Se la risoluzione avesse ottenuto i nove sì necessari, gli Stati Uniti, solido alleato di Israele nonostante le difficoltà di Washington con il premier Benjamin Nethanyhau, avrebbero usato il veto. Non è stato necessario. La risoluzione era stata introdotta con riluttanza dalla Giordania dopo l'imprimatur, anch'esso riluttante, dei Paesi del Gruppo Arabo e dopo che i palestinesi nel fine settimana avevano irrigidito il testo rispetto a una prima versione fatta circolare due settimane fa. La nuova versione conteneva una scadenza di un anno per concludere i negoziati di pace mentre un riferimento a Gerusalemme "capitale condivisa" era stato trasformato facendo della Citta' Santa la capitale del nuovo stato palestinese.

Entrambe condizioni inaccettabili per Washington: in particolare le scadenze temporali, già prima del voto, erano state denunciate dal Dipartimento di Stato come presupposto, se necessario, all'uso del veto. "Un calendario per i negoziati e' necessario", ha argomentato invece la Francia che, con Germania e Gran Bretagna si era adoperata nelle ultime settimane per una versione più morbida del documento: "La soluzione dei due stati sta diventando un miraggio: gli insediamenti illegali da parte di Israele stanno minando la possibilità di creare uno stato palestinese", ha detto l'ambasciatore Francois Delattre spiegando le ragioni del suo sì su un testo che, secondo lo stesso diplomatico, "non era l'ideale".

La domanda adesso è il perché della fretta palestinese. Gli otto sì - Giordania, Lussemburgo, Russia, Cina, Francia, Ciad, Argentina e Cile - avrebbero potuto diventare almeno nove dopo Capodanno, quando si insedieranno nuovi membri non permanenti più vicini alla causa palestinese. Alcuni diplomatici sospettano che il presidente dell'Anp Abu Mazen abbia voluto veder affondata la sua risoluzione massimalista: non costringendo Washington a far uso del veto, il leader palestinese potrebbe aver mantenuto aperte le linee di comunicazione con Washington riservandosi, allo stesso tempo, l'opzione di accedere alla Corte Penale Internazionale che gli è stata riconosciuta quando l'Assemblea Generale due anni fa ha promosso la Palestina "stato osservatore non membro".(ANSAmed).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati