(di Massimo Lomonaco)
(ANSA) - TEL AVIV, 25 FEB - Anche i cattivi hanno i loro lati
umani, compresi i terroristi di Hamas. A proporre un approccio
inedito del conflitto è una fiction tv israeliana che sta avendo
buon successo di pubblico ma che rischia di innescare qualche
polemica specialmente alla luce dell'attuale campagna
elettorale. Intitolata 'Fauda' ('Caos' in arabo) la serie -
giunta alla sua seconda puntata sulla rete 'Yes' - e' stata
scritta dall'ex analista militare di Haaretz, ed ora firma di
punta di 'Times of Israel', Avi Issacharoff insieme all'attore
Lior Raz, protagonista principale della fiction stessa. "Anche i
terroristi sono creature complesse. E per questo - ha spiegato
Issacharoff, citato dai media - la visione da parte di uno
spettatore israeliano può non essere facile". Il plot si ispira
ad una storia vera: quella di Ibrahim Hamed, membro di Hamas in
Cisgiordania, sospettato per il coinvolgimento nella morte di
una dozzina di israeliani e ricercato per otto anni dalle forze
di sicurezza. Primula a lungo inafferrabile è stato infine
catturato per una sua unica debolezza: l'amore per la moglie con
la quale aveva una fitta corrispondenza. Nella fiction Ibrahim
Hamed e' diventato Tawfik Hamed, miliziano di Hamas
soprannominato 'La Pantera', ritenuto morto e che invece è
ancora vivo e in azione. Sulle sue tracce si decide di
sguinzagliare un gruppo di 'mistaravim' (unita' ultra segreta
dell'esercito israeliano, composta da uomini e donne,
perfettamente bilingui, che agiscono come arabi) e come capo e'
scelto Doron (Lior Raz), un ufficiale della stesso gruppo che
anni prima ha creduto alla morte di Tawfik. Anche in questo caso
l'anello debole sarà, come nella realtà, la moglie. Girata per
la maggior parte a Kfar Qasem, un villaggio arabo di Israele al
confine con la Cisgiordania, a 40 minuti a nord est di Tel Aviv,
la serie tv ha lunghe parti in arabo (compresi i titoli di
coda). "Abbiamo voluto fare una buona rappresentazione e in
questa i cattivi non possono essere solo cattivi. Un buon
racconto - ha spiegato ancora Issacharoff - deve mostrare anche
altri lati della loro personalità... Che ci piaccia o no,
questa è la realtà". La linea scelta da Raz e Issacharoff si è
riflessa anche nel lavoro dell'attore Hisham Suleiman che
interpreta Tawfiq Hamed: "la resistenza palestinese crede che si
possa e si debba fare qualsiasi cosa possibile per liberare la
Palestina, anche - ha detto - cose estreme. Ed io ho dovuto
capire perche' credono di poter fare tutto quello che vogliono.
Io sono cresciuto ed ho vissuto, e ancora vivo, in una cultura
palestinese e l'idea della liberazione della Palestina mi è
familiare". Suleiman ha detto di aver cercato di "non giudicare.
Il prezzo della pace e' alto per entrambe le parti ma il prezzo
della guerra e' ancora piu' alto". A trarre il giudizio finale è
stato Lior Raz: "non penso di aver raffigurato buoni ebrei e
cattivi arabi o viceversa. Non abbiamo preso posizione, ma
queste sono situazioni intollerabili". (ANSA).