Nel villaggio di Bilin - secondo quanto riportato dall' agenzia Maan - decine di persone sono ''rimaste ferite da proiettili d'acciaio rivestiti in gomma e intossicate da gas lacrimogeni''.
Alle proteste hanno partecipato politici e membri della società civile palestinese, come Moustafa' Barghouti e il ministro contro il Muro e le Colonie, Walid Assaf. Altre proteste si sono svolte nei più importanti centri dei Territori occupati, come Nablus, Hebron e Betlemme. A Gaza - secondo i media palestinesi - centinaia di persone hanno tenuto la consueta preghiera del venerdì di fronte alla sede dell'agenzia dei rifugiati delle Nazioni Unite (Unrwa), per chiedere la liberazione dei detenuti.
Istituita nel 1974 dall'Olp, la 'Giornata' dei Prigionieri" pone l'accento su di una delle più sensibili componenti del conflitto: secondo i dati forniti dal Club dei Prigionieri, ad oggi, ci sarebbero più di 6000 detenuti palestinesi nelle carceri israeliane, di cui 24 donne, 14 parlamentari, circa 200 adolescenti di età compresa tra i 12 e i 17 anni e 198 persone sarebbero in carcere in detenzione amministrativa: sono strumento giuridico - previsto dal diritto internazionale solo eccezionalmente e temporaneamente - che permette l'arresto senza la formulazione di un'accusa e senza processo. (ANSAmed).