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Papa: fa sante quattro suore, festa palestinese

Abu Mazen a San Pietro, stampa Israele critica accoglienza

18 maggio, 09:37

(di Manuela Tulli) (ANSAmed) - CITTA' DEL VATICANO, 18 MAG - Quattro donne, quattro suore vissute tra il 1800 e l'inizio del '900: Papa Francesco ieri ha dichiarato sante la francese Emilia de Villeneuve, madre Cristina di Casoria, ma soprattutto le prime due palestinesi dell'era moderna, Marie Alphonsine Danil Ghattas e Mariam di Gesù Crocifisso Baouardy. E a San Pietro è stata festa palestinese, con bandiere e kefiah; e soprattutto con la loro massima autorità, Abu Mazen, seduto in prima fila. Alla fine della celebrazione Papa Francesco lo ha salutato, lo ha abbracciato, dopo l'udienza di sabato e ad un paio di giorni dall'accordo raggiunto tra Santa Sede e Palestina. Da Israele si è levata qualche critica per questa accoglienza del pontefice e per le sue parole sull'angelo della pace. "O Sua Santità è una persona molto ingenua, oppure non ha la minima conoscenza di quanto succede nel Medio Oriente negli ultimi 70 anni", ha scritto Yediot Ahronot. Sulla medesima lunghezza d'onda il tabloid filo-governativo Israel ha-Yom che ha pubblicato una polemica "lettera aperta a Papa Francesco" nella quale si sottolinea tra l'altro che la costituzione di uno Stato palestinese rappresenta "la prosecuzione dei tentativi di crocifiggere il popolo ebraico". E sempre tornando sull'"angelo della pace", dono e parole del Papa per Abu Mazen, il Rabbino di Roma Riccardo Di Segni ha commentato: "Abbiamo bisogno tutti di angeli di pace ma devono essere angeli veri e pace vera".

L'obiettivo del Papa, ha spiegato padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, e' "incoraggiare l'impegno per la pace. Mi pare chiaro e credo che occorra specificare - ha detto il 'portavoce' del Papa - che lo stesso dono del simbolo dell'Angelo di Pace viene fatto dal Papa con questa intenzione a molti presidenti e non solo ad Abu Mazen".

Papa Francesco, facendo riferimento alle nuove sante ha sottolineato: "Ispirandosi al loro esempio di misericordia, di carità e di riconciliazione, i cristiani di queste terre guardino con speranza al futuro, proseguendo nel cammino della solidarietà e della convivenza fraterna". Dal Medio Oriente erano in Vaticano oltre duemila persone. A concelebrare la Messa con il Papa anche il Patriarca latino di Gerusalemme, monsignor Fouad Twal, che oggi presiederà la Messa di ringraziamento a Santa Maria Maggiore. Una messa in arabo, come la lingua delle due nuove sante e della maggior parte dei cristiani di Terra Santa.(ANSAmed).

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