"In 51 giorni di operazioni a Gaza, furono uccisi 1462 civili palestinesi, un terzo dei quali erano bambini", rende noto la commissione d'inchiesta. Il conflitto "ha visto un enorme aumento del fuoco usato a Gaza, con oltre 6000 raid aerei e circa 50 mila colpi da terra". I gruppi armati palestinesi hanno lanciato 4881 razzi e 1753 colpi di mortaio su Israele, uccidendo 6 civili e ferendone 1600. Il rapporto sostiene che il lancio indiscriminato di migliaia di razzi e colpi di mortaio (quasi 7000) dai gruppi armati palestinesi contro Israele aveva "l'obiettivo di diffondere il terrore tra i civili israeliani". Secondo l'inchiesta, i civili residenti vicino alla Striscia sono stati "traumatizzati" dalla scoperta di 14 tunnel da Gaza a Israele usati per attaccare i soldati e "dal timore di poter essere attaccati in qualsiasi momento da uomini armati che sbucavano dal terreno". La risposta di Israele al rapporto non si è fatta attendere.
Il Consiglio dei diritti dell'uomo di Ginevra soffre ''di una singolare ossessione per Israele'', ha risposto lo stato ebraico al rapporto di Ginevra. ''Il suo mandato presumeva - ha aggiunto - la colpevolezza di Israele fin dall'inizio".
Il rapporto - ha proseguito il ministero degli Esteri - ''e' stato commissionato da un'istituzione notoriamente prevenuta'' e inizialmente ''guidata da un presidente volgarmente prevenuto, William Shabas che e' stato costretto a dimettersi per un lampante conflitto di interessi (lavoro pagato dai palestinesi)''. La Commissione dei diritti umani ha ''pubblicato piu' risoluzioni specifiche contro Israele che contro Siria, Iran, e Nord Corea messi assieme. Anzi piu' di tutti gli altri Paesi insieme''. L'Anp, da parte sua, sostiene che il rapporto dell'Onu debba essere sottoposto alla Corte penale internazionale (Cpi) per perseguire Israele, ha detto Sami Abu Zuhri, portavoce di Hamas il quale ha aggiunto che esperti di Hamas si riservano di valutare in dettaglio il contenuto del rapporto. (ANSAmed).