(ANSAmed) - TEL AVIV, 6 OTT - Tensione altissima in Israele
dopo l'uccisione di due ragazzi palestinesi, uno di soli 12 anni
e uno di 18, ad opera dell'esercito israeliano. Nel contesto di
misure straordinarie di repressione dell'ondata di violenza
attuale, nella notte sono state demolite a Gerusalemme le case
di due palestinesi ritenuti responsabili di attentati nel 2014
ed una terza e' stata murata.
Un portavoce militare ha precisato che in un rione di
Gerusalemme est sono state demolite le case di Muhammad Nayef
Javis (che nell'agosto 2014 provoco' la morte di un israeliano
travolgendolo con una ruspa) e di Abu Jamil Jassan (che nel
novembre 2014 partecipo' ad una strage in una sinagoga dove
cinque persone furono uccise). Entrambi gli attentatori erano
stati uccisi a loro volta da agenti sopraggiunti per
neutralizzarli.
La casa murata appartiene a Muattaz Hijazi, un palestinese
che nel novembre 2014 attento' alla vita di un rabbino esponente
di un movimento israeliano di estrema destra attivo nella
Spianata delle Moschee. Anche Hijazi fu ucciso allora dalla
polizia.
Le demolizioni delle case sono state ordinate dal ministro
della difesa Moshe Yaalon nel contesto di misure straordinarie
adottate la scorsa notte per far fronte ad una ondata di
violenza in Cisgiordania e a Gerusalemme. Fra l'altro sono stati
approvati l'invio di rinforzi di polizia a Gerusalemme e
l'emissione di arresti amministrativi (preventivi) per elementi
giudicati ''sovversivi''. (ansaMED).