(ANSAmed) - RAMALLAH, 25 NOV - L'ondata di attacchi all'arma
bianca e di auto lanciate contro civili e militari israeliani
-da molti definita "Intifada"- vista dall'ottica palestinese: è
il contenuto di un video di una "performance artistica" che su
internet ha già avuto oltre 250mila visualizzazioni a metà
strada tra flash-mob e living theatre. "E' il nostro personale
messaggio alla popolazione palestinese - ha spiegato all'Ansa
Mohammed Abu Zeit, coreografo e performer dell'Oscar group, un
collettivo di danza moderna e tradizionale di Ramallah - Un
messaggio di unità e contro le divisioni delle fazioni
palestinesi". La clip inizia con la folla che si stringe attorno
ai protagonisti in un'affollata strada di Ramallah (Al-Irsal) in
Cisgiordania. Subito dopo si fa vedere un palestinese che è
attaccato da quelli che sono indicati come due "coloni"
(riconoscibili da simboli religiosi ebraici): i tre lottano e si
colpiscono a vicenda, e quando il palestinese è a terra
moribondo, i "coloni" mettono un coltello nella mano del giovane
(come vuole la versione palestinese più volte ribadita in questi
mesi, nonostante le foto diffuse da Israele) e poi gli sparano.
La scena - nel video - è osservata a distanza da due figure che
rappresentano, secondo gli autori, l'Onu e la Lega Araba, che
non fanno nulla per intervenire; anzi, danno le spalle al
giovane ucciso. Subito dopo, arrivano quattro giovani
rappresentanti delle quattro principali fazioni palestinesi
(Fatah, Hamas, il Fronte popolare e il Jihad Islamico), che
incominciano a lottare per contendersi il "martire", mettendo
ognuno sul suo corpo la bandiera della propria organizzazione.
Ma l'insieme delle 4 bandiere (bianco, verde, rosso e nero)
compone invece a sorpresa il vessillo palestinese che ricopre
infine la salma del "martire" mentre i due coloni si accasciano
al suolo. Salgono quindi le note dell'inno nazionale
palestinese, intonato immediatamente dalla folla. Il video
chiude con la chiamata all'unità delle fazioni palestinesi, le
accuse a Israele, alla comunità internazionale e alla Lega
Araba. (ANSAmed).